Ciao,
dopo aver parlato del trasporto scritto e della necessità di tenere presenti alcune situazioni particolari, alla fine possiamo dire che questo tipo di trasporto è molto comodo ma ha un paio di difetti:
- devi avere il tempo per scrivere il frammento da trasportare
- può essere usato soltanto per dei frammenti musicali piuttosto corti (pensa se dovessi riscrivere un’intera opera lirica, ad esempio, che magari dura un paio d’ ore!).
Quindi in determinate circostanze il trasporto scritto non può esserci di aiuto!
A volte, infatti, può capitare, infatti, di dover trasportare rapidamente un brano perché … fra mezz’ora c’è il concerto, il/la cantante ha il raffreddore (mannaggia a lui o a lei: poteva coprirsi ed evitare di beccare freddo!) e non arriva più a cantare le note più acute: a questo punto non hai il tempo materiale per riscrivere tutto!
In questi casi, allora, si usa quello che si chiama trasporto a prima vista.
Per fare questo lavoro abbiamo un sistema particolare: quello delle sette chiavi.
Cerchiamo di capire, allora, come funziona questo sistema delle chiavi.
In musica esistono sette chiavi differenti:
- una chiave di SOL
- due chiavi di FA
- quattro chiavi di DO
Bene, vediamo concretamente che significa questo.
Considerando solo gli strumenti che suonano in DO (vedremo meglio in un altro articolo cosa significa questo suonare in DO), avremo gli archi, il flauto, l’oboe, il fagotto, il trombone ed altri, che usano le seguenti chiavi:
- gli strumenti acuti (violini, flauti, oboi, ecc.) usano la chiave di violino
- la viola usa normalmente la chiave di contralto
- gli strumenti gravi (violoncello, contrabbasso, fagotto, trombone, ecc.) usano la chiave di basso.
Ci sono due eccezioni a questo schema generale: per praticità il violoncello e il trombone possono avere anche la chiave di tenore e la chiave di violino quando raggiungono la loro tessitura alta: in questo caso si userà un solo pentagramma e, di volta in volta, si cambierà la chiave in base alle note che lo strumentista deve suonare.
Ma potresti chiederti perché bisogna complicarsi la vita con queste chiavi.
Bene, la risposta è molto pratica, anche qui: se io non uso le chiavi, avrò bisogno di note con tanti tagli addizionali, cosa che renderebbe difficile e poco pratica la lettura dello spartito: quindi, se non le conosci, ti consiglio di fare un po’ di pratica nell’uso di queste chiavi.
Un esercizio utile che puoi fare è prendere una melodia semplice, di poche battute, e scriverla (a mano sul tuo foglio pentagrammato) cambiando la chiave.
Poi puoi fare la prova del 9 e provare a fare questo lavoro con il computer per vedere se hai fatto bene 🙂
In un prossimo articolo vedremo come applicare concretamente tutto questo.
Se vuoi anticiparti, ti consiglio di cliccare sul’immagine qui sotto e leggere la nuova pagina per approfondire questo argomento.