Ciao,
nello scorso articolo sul trasporto ho fatto un esempio trasportando la scala di DO maggiore di una quinta sopra: questo esempio è semplice, senza nessuna difficoltà e, in teoria, sulla carta funziona tutto benissimo ma ci possono essere situazioni in cui si presentano alcuni problemi.
Andiamo a vederli.
Prima di tutto bisogna fare attenzione allo strumento che suonerà la parte trasportata: infatti dobbiamo tenere presente, in questo caso, sia le diteggiature sia l’estensione dello strumento stesso che, ovviamente, non può essere oltrepassata.
Questo vuol dire, ad esempio, che non posso affidare un LA sotto il pentagramma ad un flauto traverso che ha come nota più grave un DO (centrale), mentre quello stesso LA posso benissimo affidarlo ad un violino che scende fino al SOL sotto il pentagramma.
Un’altra difficoltà la sia può incontrare quando ho una melodia che contiene delle alterazioni accidentali, cioè alterazioni che non trovo in chiave ma direttamente davanti ad una determinata nota lungo il corso del brano.
In questo caso possiamo vedere, una volta fatto il trasporto, che queste alterazioni accidentali, che troviamo lungo la linea melodica, sono simili nelle due versioni: là dove avevo un diesis, ora ho un diesis, niente cambia.
Ma non sempre è così semplice.
Ti propongo ora questa melodia (attribuita a Hyacinth per Wikipedia in inglese) con il suo trasporto:
Come puoi vedere, qui le alterazioni accidentali delle due versioni sono diverse: infatti vedi che il diesis del primo rigo diventa bequadro nel secondo e i due bemolli del secondo sono bequadri nel primo.
Perché?
Il motivo è semplice: gli intervalli melodici devono rimanere identici nelle due versioni.
Quindi in questo caso mi trovo in presenza di un cambiamento dell’alterazione.
In un prossimo articolo vedremo altri dettagli concreti.
Se vuoi anticiparti, ti consiglio di cliccare sul’immagine qui sotto e leggere la nuova pagina per approfondire questo argomento.