Ciao,
dopo la pubblicazione della prima parte di questo argomento sulle 7/12 note, ho ricevuto molte email di ulteriori chiarimenti e, nonostante avessi rimandato all’articolo sui diesis e i bemolli, voglio oggi fare un ulteriore approfondimento.
Andiamo a vedere, quindi, cosa sono il diesis e il bemolle e a cosa servono, soprattutto quando parliamo della tastiera della chitarra.
Queste alterazioni (questo è il nome dato a questi segni) servono a cambiare l’altezza della nota alla quale si riferiscono (ad esempio il DO# cambierà l’altezza del DO) di un semitono verso l’alto (nel caso del diesis) o verso il basso (nel caso del bemolle).
Quindi il DO# sarà più alto di un semitono rispetto al DO e il SIb sarà più basso di un semitono rispetto al SI.
Per memorizzare tutto questo puoi:
- senza guardare la successione che trovi nell’articolo precedente, prova a dire i nomi delle note dove in mezzo non c’è nessuna nota alterata
- di’ il nome delle cinque note alterate con i bemolli, ascendenti e poi discendenti
- fai la stessa cosa con le cinque note con i diesis
- ora per ogni nota alterata, di’ il suo nome con il diesis e con il bemolle.
Bene, arrivati a questo punto, avendo fatto già un po’ di pratica, andiamo ad estrarre la parte teorica di quanto visto finora.
Infatti qui sopra ho parlato di semitono ma … cos’è?
Ebbene, il semitono è un intervallo.
Ma … cos’è un intervallo?
Un intervallo è la distanza che separa due note tra di loro, a livello di altezza, che possiamo esprimere tramite un nome e una misura espressa in toni e semitoni.
Ancora: e cos’è un tono?
Il tono (che si divide in due semitoni) è l’unità di base per misurare la distanza tra due note.
Se ora riprendiamo la scala DO, DO#, RE, RE#, MI, FA, FA#, SOL, SOL#, LA, LA#, SI, DO, vedremo che ogni nota è separata dalla successiva e dalla precedente da un semitono: ad esempio il RE# è un semitono sopra il RE e un semitono sotto il MI.
E adesso è il momento di prendere la tua chitarra.
Ecco qualche esercizio pratico:
- scegli una corda qualsiasi
- comincia a suonare con la destra la corda vuota
- spingi con la sinistra il primo tasto e suona con la destra
- sposta il dito sinistro di un tasto in avanti e suona con la destra (fai molta attenzione ad ascoltare bene ogni singola nota, se necessario pizzicala più volte e non sarebbe male se tu potessi anche cantarla, nei limiti della tua tessitura vocale 🙂 )
- continua così finché non avrai raggiunto il dodicesimo tasto con la mano sinistra: a questo punto avrai suonato tutte le note che stanno nell’intervallo di un’ottava, note che saranno via via più acute, aumentando di un semitono ogni volta che avanzi di un tasto
- ora fai l’esatto opposto e dal dodicesimo tasto torna fino alla corda vuota scendendo di un tasto alla volta.
Quindi quando ti sposti di un tasto verso l’acuto (andando quindi dalla paletta delle chiavi verso la cassa armonica) la nota cresce di un semitono mentre, in senso contrario (quindi scendendo sul manico) diminuisce di un semitono.
Va da sé che se salti un tasto, avrai suonato un tono 🙂
Bene, forse non lo sai, ma quello che hai appena suonato si chiama scala, che non è altro che il nome che viene dato, nel nostro sistema musicale occidentale, alla successione (infinita potremmo dire) di note continue che vanno dal grave verso l’acuto e viceversa: in una scala troviamo sempre le stesse note ma in ottave diverse (più in basso o più in alto, appunto).
Per scoprire meglio la scala, ti do’ appuntamento ad un prossimo articolo.
Per adesso, mentre aspetti questo articolo, ti invito a cliccare sull’immagine qui sotto e scaricare GRATUITAMENTE il pratico schema della tastiera della chitarra con tutte le note fino al dodicesimo tasto.